Il Consiglio dei Ministri nella seduta n. 65 dell’11 luglio 2019 ha deliberato di impugnare la legge regionale 6 maggio 2019, n° 5, recante “Individuazione degli interventi esclusi dall’autorizzazione paesaggistica o sottoposti a procedura autorizzatoria semplificata”, in quanto alcune norme in materia di autorizzazione paesaggistica eccedono dalle competenze attribuite alla Regione Siciliana dallo Statuto speciale di autonomia, violando la competenza legislativa riservata allo Stato in materia di tutela dei beni culturali e del paesaggio dagli artt. 9 e 117, comma secondo, lettera s), della Costituzione.
Sulla Gazzetta regionale n° 38 del 16 agosto 2019 è stato pubblicato il Ricorso alla Corte costituzionale dell’Avvocatura generale dello Stato per il Presidente del Consiglio dei Ministri c/Regione siciliana per la declaratoria di incostituzionalità degli articoli 8, commi 4 e 6, e 13 della sopracitata legge regionale 6 maggio 2019, n. 5.
Nel citato ricorso è richiesta la declaratoria di incostituzionalità:
· del comma 4 dell’articolo 8 che così recita “Il procedimento autorizzatorio semplificato si conclude con un provvedimento, adottato entro il termine tassativo di sessanta giorni dal ricevimento della domanda da parte dell’amministrazione procedente, che è immediatamente comunicato al richiedente”;
· del comma 6 dell’articolo 8 che, in analogia a quanto stabilito dall’articolo 10 del D.P.R. n. 31/2017, così recita “Trascorsi sessanta giorni senza che la Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali abbia adottato il provvedimento richiesto si forma il silenzio assenso”;
· dell’articolo 13 che così recita “Sulla base dell’esperienza attuativa della presente legge, l’Assessore regionale per i Beni Culturali e l’Identità Siciliana può apportare con proprio decreto specificazioni e rettificazioni agli elenchi di cui agli Allegati “A e “B”, fondate su esigenze tecniche ed applicative, nonché variazioni alla documentazione richiesta ai fini dell’autorizzazione semplificata ed al correlato modello di cui all’allegato “D”.
Si allega il testo integrale del ricorso pubblicato a pag. 42 della GURS n° 38 del 16 agosto 2019.